IL MOVIMENTO UMANO – Medicina Naturale Senza Effetti Collaterali.
1)Sviluppo delle capacità intellettive
2)Miglioramento, mantenimento e conservazione della funzionalità dell’organismo
3)Sviluppo delle capacità di comunicazione e interazione con gli altri
4)Miglioramento delle capacità motorie, delle abilità e della capacità di prestazione umana
La nostra vita si manifesta attraverso il movimento non solo quando ci spostiamo nello spazio (camminiamo, andiamo in bicicletta, corriamo, ecc.), ma anche quando provvediamo ai nostri bisogni essenziali come il mangiare, il bere e assolvere ai bisogni corporali, seppure prima facie non lo notiamo: ci muoviamo anche nel sonno, e quando non lo facciamo il nostro cuore continua a pulsare e i nostri atti respiratori non conoscono fermo.
Possiamo addirittura affermare che vi è “ movimento” anche nel mantenimento di posizioni statiche che apparentemente non lo palesano. Quando siamo “fermi” in stazione eretta o seduti, lo possiamo fare grazie a contrazioni statiche di alcuni nostri distretti muscolari che per consentirci di mantenere quella posizione, esprimono una tensione sufficiente (tono muscolare – es. tono dei potenti muscoli della colonna vertebrale. per assicurare la statica e la posizione eretta del troncoper opporsi alla forza di gravità.
Il benessere e la qualità della vita dell’uomo dipendono da diversi fattori e la corretta gestione delle attività di movimento è uno di questi, in quanto il nostro corpo è fatto per muoversi. Un buon equilibrio tra attività mentale e attività fisica è una condizione essenziale per il benessere individuale.
Tanti sono gli effetti di un’attività motoria costante, ad intensità moderata e protratta nel tempo.
SULLE OSSA: l’esercizio fisico svolge un importante attività preventiva ritardandone l’invecchiamento, ed aiuta a combattere l’osteoporosi rendendo il tessuto osseo più elastico e meno fragile;
SULLE ARTICOLAZIONI (Articolazioni strutture anatomiche funzionalmente deputate a tenere uniti i vari segmenti ossei, in modo tale che lo scheletro possa espletare i compiti di sostegno, mobilità e protezione): : mantiene in attività tutte quelle che ci servono per vivere (ginocchia, gomiti, caviglie, spalle ed anche) prevenendone e curandone l’artrite;
SUL CUORE: nelle persone attive diminuisce il rischio di infarto e tutto l’apparato cardio circolatorio funziona al meglio.
Effetti non meno importanti sono la prevenzione e la cura dell’ipertensione.
Non possiamo infine constatare gli effetti positivi che L’esercizio fisico produce per l’umore di ciascuno di noi e per la capacità intellettiva. Il fatto di sentirci sempre in una buona forma fisica, attivi e dunque pieni di iniziativa contribuisce notevolmente a rassicurarci, aumentando la fiducia in noi stessi e nei nostri mezzi (autostima). “È molto difficile trovare uno sportivo che soffra di crisi depressiva ma è vero il contrario”. L’attività fisica regolare che non sia troppo intensa ( o comunque portata al limite della reversibilità e del rifiuto psico-fisico) o saltuaria, ma moderata, frutto di una scelta consapevole e di abitudini costanti, rappresenta oggi il modo più naturale, gratificante ed economico per mantenere lo stato di salute e di benessere di chi è sano e per prevenire molte situazioni di malessere.
Studi sul bambino dimostrano in modo inconfutabile che nell’età dello sviluppole attività di movimento producono effetti positivi sull’intelligenza, sull’interazione sociale, sullo sviluppo del carattere e dell’affettività.
Il movimento dunque per tutte le età rivela la sua primaria importanza funzionale consentendo la crescita, mantenendo il buono stato di salute, e consentendoci di interagire con l’ambiente.
Questa consapevolezza ci induce a coltivare il MOVIMENTO quale direttiva costante del nostro fare e di essere.
(Studi domenicali- Franco Trudu)
Rif.ti a “Casolo, F., Lineamenti di teoria e metodologia del movimento umano, Vita e Pensiero, Milano, 2003 • Arturo Hotz, L’apprendimento Qualitativo dei Movimenti – Società Stampa Sportiva – Roma1996 • Schmidt, R., A., Wrisberg, C. A., Apprendimento motorio e prestazione, tr. it., SSS, Roma, 2000 • J. WEINECK, L’allenamento ottimale, Calzetti Mariucci Editori, Perugia2001;• D. MARTIN, K. CARL, K. LEHNERTZ, Manuale di Teoria dell’Allenamento, Società Stampa Sportiva, Roma 1997”